Sì, la Sicilia è in Italia ma è una regione autonoma. È l'isola più grande del Mar Mediterraneo. Come tutte le altre regioni italiane, ha una sua cultura. Hanno le loro convinzioni e i loro stili di vita.
La parte più conosciuta della cucina siciliana sono i ricchi piatti dolci tra cui gelati e pasticcini. La lingua parlata in Sicilia sotto il dominio arabo era il siculo-arabo e l'influenza araba è ancora presente in alcune parole siciliane oggi. Più recentemente, con l'avvento della serie televisiva Jersey Shore, altri insulti etnici sia per italiani che per siciliani sono rientrati nel lessico americano. Questo periodo fu caratterizzato anche dal primo contatto tra la mafia siciliana (il sindacato criminale noto anche come Cosa Nostra) e il governo italiano.
Le feste religiose siciliane includono anche il presepe vivente (presepe vivente), che si svolge nel periodo natalizio. Combina abilmente religione e folklore, è un finto villaggio siciliano del XIX secolo, completo di un presepe, e ospita persone di tutte le età vestite con i costumi dell'epoca, alcune che impersonano la Sacra Famiglia e altre che lavorano come artigiani del loro particolare mestiere assegnato. La discriminazione in qualsiasi forma non ha mai avuto molto senso per me, quindi è difficile dire esattamente perché alcuni italiani vogliano avere un pregiudizio contro i siciliani, a parte il fatto che erano storicamente condizionati a farlo. Il simbolo del triskele è apparso sulla bandiera siciliana nel 1943 durante la seconda guerra mondiale, quando Andrea Finocchiaro Aprile guidò un movimento indipendentista, in collaborazione con gli alleati.
La politica interna della Sicilia è fortemente corrotta, poiché è molto influenzata dalla mafia siciliana. L'età d'oro della poesia siciliana iniziò all'inizio del XIII secolo con la scuola siciliana di Giacomo da Lentini, che fu molto influente sulla letteratura italiana. Si può tuttavia ammirare la più ricca collezione di marionette al Museo Internazionale delle Marionette Antonio Pasqualino e al Museo Etnografico Siciliano Giuseppe Pitrè di Palermo. La bandiera della Sicilia, considerata un'icona regionale, fu adottata per la prima volta nel 1282, dopo i vespri siciliani di Palermo.
I siciliani amano anche i festival all'aperto, che si svolgono nella piazza o nella piazza locale, dove si esibiscono musica dal vivo e danze sul palco, e le fiere gastronomiche o sagre sono allestite negli stand che costeggiano la piazza. L'opera dei burattini e la tradizione siciliana dei cantastorî (cantanti di racconti) affondano le loro radici nella tradizione trovatrice provenzale in Sicilia durante il regno di Federico II, imperatore del Sacro Romano Impero, nella prima metà del XIII secolo.