Il siciliano (u sicilianu) non è né un dialetto né un accento. Non è una variante dell'italiano, una versione locale dell'italiano e non deriva nemmeno da ciò che è diventato italiano. In realtà, il siciliano ha preceduto l'italiano così come lo conosciamo. Sì, così come le altre lingue romanze (francese, spagnolo o portoghese) sono diverse dall'italiano.
La grammatica siciliana condivide gli stessi fondamenti dell'altra lingua latina e, a mio avviso, ha una relazione più stretta con la grammatica dello spagnolo. Il siciliano è, come il veneziano e il napoletano, una lingua non un dialetto. La Sicilia ha l'accento italiano più singolare, perché è stata conquistata, in varie epoche, dai greci, dai romani, dagli ostrogoti, dai bizantini, dagli arabi, dai normanni e dagli spagnoli. Il veneziano, come molti dialetti italiani, è così diverso dall'italiano standard che è la sua lingua.
La penetrazione latina della lingua o delle lingue già parlate in Sicilia fu probabilmente lenta, non particolarmente alfabetizzata (non alto livello di latino) e si radicò in diversi gradi in diverse aree. Il siciliano non è considerato una lingua a rischio ma «vulnerabile», poiché nel secolo scorso ha subito pressioni da parte dell'italiano. Il siciliano divenne noto nei circoli letterari per una forma di poesia vernacolare alla corte di Federico II, re di Sicilia e imperatore del Sacro Romano Impero, sviluppata, forse, da trovatori fuggiti dalla Francia (da cui i provenzali). La buona notizia è che la Cademia Siciliana sta facendo un ottimo lavoro normalizzando l'orografia siciliana e diffondendo la consapevolezza del siciliano nell'isola e nel mondo.
Se sei interessato a dare un'occhiata alla scrittura letteraria siciliana, dai un'occhiata a Giovanni Verga, Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia e, sullo scaffale contemporaneo, Andrea Camilleri, il cui detective Montalbano è il più famoso. Solo con l'inizio dell'istruzione pubblica nel 1900, che arrivò lentamente nel Sud Italia, lo stesso italiano iniziò a corrodere il siciliano. A causa della lunga separazione politica dell'Italia meridionale dal resto del paese, il napoletano, come il veneziano, è classificato come lingua. L'organizzazione no profit Cademia Siciliana pubblica una versione siciliana di una rivista trimestrale, UNESCO Courier.
Wikipedia è una fonte incredibile per gli studenti siciliani in quanto puoi usare i numerosi articoli tradotti come risorsa di apprendimento gratuita. L'influenza della lingua siciliana non deve essere sottovalutata nell'eventuale formulazione di una lingua franca destinata a diventare l'italiano moderno. Dall'Unità d'Italia (il Risorgimento del 1860-1886), la lingua siciliana è stata significativamente influenzata dall'italiano (toscano). Negli ultimi quattro o cinque decenni, un gran numero di siciliani è stato attratto anche dalle zone industriali del Nord Italia e dalle aree dell'Unione Europea, in particolare dalla Germania.
Lo schwa napoletano induce chi parla a pronunciare vocali non accentate (specialmente o ed e) con un suono uh, e gli studenti di lingua italiana a pronunciare parole come amore come a-mor-uh invece di a-mor-eh.